Le operazioni militari del 1705

Lungo la strada provinciale che da Genivolta porta a Casalmorano, sulla destra poco distante dalla medesima sorge la cappella dei Morti di san Gregorio (i Mòort da san Regös) : si trova già nel comune contermine ma ricorda un episodio specifico del 1705 che riguarda anche il territorio meridionale di Genivolta.

La descrizione delle operazione militari compiute in quell'anno fu redatta da Giuseppe Pontiroli nella seconda metà degli anni Ottanta, avendo potuto leggere sull'intonaco della cappella una scritta, oggi malauguratamente perduta, che permetteva per sommi capi di ricostruirne le vicende:

La scritta recitava:

“Nella guerra della successione di Spagna / il 10 agosto 1705 il duca da Vendôme / che cercava di unirsi al fratello il / gran priore, per impedire al / principe Eugenio di Savoia il / passaggio dell’Adda a Cassano / ebbe ai ponti di Genivolta / uno scontro coi Tedeschi [...] / spingendosi verso Cremona / [...] / La pietà dei nostri maggiori / raccolte le ossa dei morti [...] / quella battaglia [...] / questa cappelletta [?] / [....] / dei morti / S. Gregorio”

All'interno della cappelletta è posto un altarino con un dipinto sulla parete di fondo raffigurante la Vergine col Bambino e con ai piedi san Gregorio papa e santa Barbara. Sotto, in un'urna, sono conservati resti umani (ossa e frammenti di crani di cinque o sei persone).

Un piccolo scontro è accertato che avvenne il 16 luglio 1705 e lo dimostra una lettera del feldmaresciallo conte Starhemberg spedita da Romanengo il 24 luglio 1705 di cui riportiamo un brano:

"..Tre giorni or sono avvenne, che, dopo che avevo fatto prendere posto a Tredici Ponti con 400 Aiduchi e 100 Tedeschi, il nemico si avanzò verso quel luogo con granatieri e cavalleria, e non si sa s'egli volesse riconoscere soltanto il luogo o realmente attaccarlo, ma in quel mentre nacque tra gli Aiduchi una tale confusion, che senza trar colpo scapparono, e così il nemico vi penetrò senza incontrare resistenza. In quella occasione un uomo solo rimase morto e furono fatti prigionieri 60 Aiduchi e circa 20 Tedeschi, che il nemico ha restituiti ieri...

Erano quelli anni di lotte per la successione spagnola e l'episodio del 16 luglio fu preludio del grande scontro che avvenne il 16 agosto successivo presso Cassano d'Adda tra la località Cantarana e Cascine San Pietro:  qui le truppe al comando di Eugenio di Savoia si scontrarono con i soldati Francesi guidati dal generale Vendôme. Non vi fu una vittoria netta, ma persero la vita 15.000 soldati e numerosi altri furono feriti.

Ma ritorniamo al 17 luglio: sappiamo che il campo degli Imperiali del principe Eugenio era posto presso Romanengo, mentre le truppe di Vendôme erano accampate tra Soresina e Casalmorano. Quel giorno il maggiore Eben si avviò in via esplorativa in direzione Trigolo e presso Soresina divise i suoi soldati in tre squadre. Una di esse ebbe uno scontro con i nemici perdendo 5 o 6 uomini. I resti umani della cappelletta potrebbero quindi appartenere a questi soldati.

Veniamo a conoscenza però di un secondo episodio rileggendo uno scritto del luogotenente-colonnello Rechberg secondo il quale l'intenzione del Vendôme era di affermarsi sul basso Oglio e perciò il principe Eugenio ordinò 100 fanti, 400 pedoni e 50 cavalli di accamparsi tra Genivolta e Soncino e ponendo un'avanguardia di 20 Aiduchi e 10 cavalli presso i Tredici Ponti. Il 20 luglio da Soresina il Vendôme partì con sei compagnie di granatieri e 500 cavalli e sorprese l'avanguardia che, stante l'inferiorità numerica, si ritirò e il Vendôme mandò a Genivolta 2 brigate di fanteria con 4 cannoni; quindi fece stendere qui l'ala destra della sua Armata lasciando la sinistra presso Soresina potendo coprire così tutta la direzione verso il cremonese. Forse è nell'occasione di questo scontro minore ai Tredici Ponti che morirono i soldati oggi sepolti nella cappelletta.

La data del 10 agosto potrebbe essere quella della traslazione nella cappelletta; oppure i defunti (del primo o del secondo episodio) potrebbero essere stati sepolti in una fossa comune e successivamente trasferiti presso la cappella che dovrebbe essere stata costruita in data successiva ai fatti in oggetto.

Bibliografia

  • Giuseppe Pontiroli, Operazioni militari del 1705 ai “Tredici ponti” presso Genivolta, in Genivolta, promosso dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Casalmorano, Arti Grafiche Rossi, Soresina, 1987.
  • Valerio Ferrari, Atlante toponomastico della provincia di Cremona, toponomastica di Casalmorano, Cremona, 1995.
 Ultimo aggiornamento: 26/01/2019
Il duca di Vendôme
Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme.


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