Quando a Genivolta passava il treno

Breve excursus storico

Negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo sul territorio provinciale erano state progettate e messe iin esercizio parecchie tramvie: uno dei progetti ambiti dall'Amministrazione Provinciale, mai realizzato, fu il tronco Cremona-Soresina-Soncino, uno dei tanti nella complessa rete provinciale.

Nel frattempo nell'anno 1899 comparve sul nostro territorio la SNFT - Società Nazionale di Ferrovie e Tramvie -, la quale vantava un credito verso le concessioni che gestivano le tranvie Cremona-Casalmaggiore e Cremona-Ostiano: ne rilevò il pacchetto azionario e subentrò alla gestione.

La stazione di Soncino
La stazione di Soncino.

La SNFT, tuttavia, stava costruendo il tronco ferroviario Iseo-Darfo-Breno-Edolo che apriva nuovi sbocchi economici verso la val Camonica, sia in ambito industriale sia in ambito turistico. La linea fu aperta nel 1907, cui si aggiunse l'anno successivo la gestione del tronco Iseo-Paderno-Brescia. Radicando la propria presenza nella provincia di Cremona, quindi, è normale che fin da subito i vertici della SNFT pensassero ad un prolungamento fino a Cremona, proposta che trovò immediatamente consenso tra gli amministratori della Provincia, i quali stipularono una formale domanda di concessione al Governo. Successivamente fu la stessa SNFT ad avanzare la domanda di concessione per la costruzione e l'esercizio della ferrovia e la Provincia ritirò la propria.

Nel 1911 la SNFT realizzava i tronchi Iseo-Bornato-Rovato e la variante Bornato-Paderno (in sostituzione del passaggio da Monterotondo, che causava problemi al transito dei treni merci a causa delle pendenze).

Con un Regio Decreto del 1912 il Governo approvò la concessione del tronco Soresina-Soncino che fu inaugurato il 25 novembre 1914.

Una locomotiva Gruppo 40 trascina un carro bagagli ed un carro a sponde basse sul ponte della Delma, anno 1955
Una locomotiva Gruppo 40 trascina un carro bagagli ed un carro a sponde basse sul ponte della Delma, anno 1955.

Con Regio Decreto del 1915 fu approvata anche la concessione per il tronco Soresina-Sesto-Cremona ma gli eventi bellici ne causarono il posticipo dell'inizio dei lavori che vennero avviati verso gli inizi degli anni Venti: l'intero percorso poté dirsi concluso nel 1926. Nel frattempo alcuni comuni e la provincia di Brescia si prodigarono per costruire un tronco ferroviario per unire Soncino con Rovato: i lavori di costruzione terminarono nel 1932 e il nuovo tratto fu aperto il 22 agosto di quell'anno.

L'uso del treno ebbe benefici immediati tanto nei rapporti economici, grazie all'uso massiccio di treni merci, quanto all'uso per scopi turistici: non furono pochi i cremonesi, specie in estate, che raggiungevano il lago d'Iseo e la val Camonica per villeggiatura.

Nel 1944, però, la linea venne interrotta dai bombardamenti che distrussero il ponte sull'Oglio a nord di Soncino: da quell'anno e fino al 1950 il trasbordo avvenne mediante l'uso di una passerella provvisoria e ne risentirono i trasporti commerciali. Solo nel mese di luglio 1950 fu riaperto il ponte e il traffico passeggeri aumentò sensibilmente.

Nel 1954 fu realizzato il raccordo che dalla stazione (fino a quell'anno di testa) di Cremona giungeva fino alla Stazione FS, un'esigenza sentita e reclamata per anni ma mai realizzata per l'opposizione delle ferrovie statali.

Operai portano un binario durante i lavori di smantellamento
Operai durante i lavori di smantellamento.

L'anno successivo iniziarono le prime voci di una soppressione della linea, ritenuta dal Ministero dei Trasporti antieconomica: la prima considerazione era dovuta allo scarso traffico merci, ma va considerata l'interruzione per il bombardamento del ponte e il forte boicottaggio operato a lungo dalle FS; altre motivazioni avanzate dal ministero riguardavano l'onere della vigilanza dei passaggi a livello e alcuni gravi incidenti accaduti in val Camonica. Secondo i responsabili romani la comunità avrebbe risparmiato denaro usando le autolinee.

L'opposizione degli enti locali e dell'amministrazione provinciale, ma soprattutto dei viaggiatori e dei pendolari, fu forte e decisa ma la scelta del ministero fu irremovibile.

Un pullman Lancia Esatau Viberti, entrato in servizio dopo lo smantellamento della ferrovia
Un pullman Lancia Esatau Viberti, entrato in servizio dopo lo smantellamento della ferrovia.

Il 1° gennaio 1956 fu soppresso l'esercizio ferroviario sul tronco Rovato - Soresina sostituito da un servizio automobilistico. Il 31 marzo terminò l'esercizio sul tratto Soresina Cremona; tra maggio e novembre di quell'anno, con incredibile velocità, la linea fu totalmente smantellata.

La ferrovia a Genivolta

La ferrovia proveniva da Soncino affiancando la provinciale, sulla sinistra viaggiando in direzione Cremona. Non lontano dall'incrocio con la strada per Cumignano era posto il passaggio a livello che portava il tracciato a ovest del borgo dove era stata costruita la stazione. Scavalcava poi la Delma e, quindi, i Tredici ponti; presso la cascina Cascinetta era presente un secondo passaggio a livello che permetteva di guadagnare il lato sinistro della provinciale in direzione Soresina.

La stazione di Genivolta, oggi
La stazione di Genivolta, oggi.

Oggi non rimane che qualche indizio: il più evidente è l'edificio della stazione, oggi abitazione privata; inoltra esiste la via Stazione quale traccia toponomastica. Immediatamente a nord una striscia rialzata rivela l'antico sedime. Poco a sud della stazione, invece, esiste il ponte della Delma, ripristinato solo poche settimane prima la soppressione della linea.

In prossimità della cascina Cascinetta, infine, è evidente in un edificio privato, la struttura di una costruzione adibita un tempo ad abitazione del custode del passaggio a livello.

La stazione di Genivolta e l'area un tempo occupata dal piano binari
La stazione di Genivolta e l'area un tempo occupata dal piano binari.
Il cartello di via Stazione
Ilcartello di via Stazione
Il sedime
Il sedime della ferrovia all'arrivo da Soncino.
Il ponde sulla Delma, oggi
Il ponte sulla Delma.

Sulla stampa dell'epoca

Selezione di articoli tratti dal quotidiano "La Provincia".

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Bibliografia

  • Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella provincia di Cremona, 100 anni di storia, Editrice Turris, Cremona, 1987.
 Ultimo aggiornamento: 13/05/2019


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